La storia, si sa, viene scritta dai vincitori. E anche
l’epopea del far-west non è sfuggita, almeno all’inizio, a questa regola.
Abbiamo visto celebrare l’esercito nord-americano e i cosiddetti cow-boys,
nella lotta contro i nativi d’America.
Poi il vento è cambiato, e si è iniziato a narrare la storia
anche con l’occhio dei vincitori.
Ma anche in questo caso, il più delle volte abbiamo visto
raccontare le gesta dei grandi popoli rossi, come gli Sioux, gli Apaches, i
Navajos, i Cheyennes, i Piedi Neri.
Mai è stata raccontata la storia di una piccola tribù
“indiana”, che corrisponde al nome di Monocilhos. Forse perché composta da
poche unità, forse perché viveva in una zona molto appartata e poco
interessante per i nascenti Stati Uniti D’America alla ricerca di terreno dove
espandersi, forse perché poco impegnata nelle battaglie di resistenza contro i cosiddetti
“visi pallidi”.
Abbiamo contattato il nostro (ormai lo possiamo definire
così) Conte Flivio D’Amato per fare due chiacchiere su questo particolare
popolazione.
Le testimonianze
relative ai Monocilhos sono molto frammentarie. Quali sono i motivi?
Il motivo principale è che raramente entrarono in contatto
con i civilizzatori occidentali, e quelle poche volte i rapporti non furono
molto conflittuali.
Per quale motivo? I
Monocilhos non difesero la propria terra?
Diciamo che loro risiedevano in una zona ben poco appetibile
per i colonizzatori, e quindi solamente verso la fine del XIX secolo, al
termine delle guerre indiane, il loro territorio fu definitivamente ammesso
agli Stati Uniti d’America. Occasioni per incontrarsi quindi furono molto
poche. E poi, il loro stile di vita era tutto fuorché battagliero…
Cioè?
Predicavano pace e amore. Soprattutto amore. Molto amore. Erano
dediti all’attività sessuale per circa metà della giornata. Solo che, a
differenza mia, non dovevano pagare. In merito abbiamo una testimonianza di una
carovana di mormoni che soggiornò a poche centinaia di metri dal loro
villaggio. Sembra che dopo 9 mesi tutte le donne della carovana partorirono dei
bei maschietti.
Il nostro interesse
per questa tribù è ovviamente dovuto a quanto traspare dai rari reperti
fotografici: tutti i maschi Monocilhos sono dotati di monociglia.
Si, era una caratteristica tipica.
(indiani Monocilhos)
Anche nel loro caso
era presente l’altra caratteristica che sovente accompagna la monociglia, ovvero
le grandi dimensioni del pene?
Notizie certe in tal senso non ne abbiamo, ma siamo a
conoscenza di un particolare inequivocabile: non avevano un vero totem,
semplicemente a turno uno di loro si sdraiava con il pene in erezione
(riuscivano a mantenere l’erezione anche per 20 ore di fila), e il pene fungeva
da totem. Aggiungo inoltre che i nomi dei loro capi passati alla storia non
lascerebbero dubbi…
Ci faccia qualche
nome.
I più celebri furono Grande Mazza Tonante, Potente Amatore
con Tre Gambe, Tronco Nell’Inguine, Randello Amato dalle Vergini e Pertica di
Carne.
Ci diceva che
passavano metà giornata a fare sesso. E il tempo restante?
Ovviamente cacciavano per il loro sostentamento. Con le loro
personalissime tecniche di caccia.
Ce le spieghi.
Ad esempio un Monocilho srotolava il suo membro e si
mimetizzava con l’ambiente circostante. Il suo membro assomigliava a un
serpente di grandi dimensioni, e paralizzava per la paura la selvaggina, che
quindi poteva essere catturato senza fatica dai suoi compagni.
Tecnica interessante…
Un’altra tecnica era quella del vortice: i Monocilhos si
denudavano e cominciavano a roteare i loro membri come delle eliche. Presto si
creava una sorta di vortice che faceva precipitare diversi volatili, che poi
cucinavano.
E quando non erano impegnati
nella caccia e nel sesso, come passavano il proprio tempo?
Alla sera si radunavano e fumavano peli di moniciglia essiccati,
che avevano grandi effetti afrodisiaci. Si narra che a un visitatore venne
offerto da fumare un calumet con monociglie essiccate e che questi, mentre
rientrava, venne colto da un grande
furore sessuale, e dovette accoppiarsi con il suo cavallo per non scoppiare.
Peccato che all’epoca non avessero ancora inventato le videocamere, sarebbe
stato interessante riprendere questa scena e inserirla su pornofliviotube.com.
Quindi non furono mai
impegnati in battaglie, né contro i conquistatori bianchi, né contro altre
tribù indiane?
Generalmente no, anche se saltuariamente si trovarono a
dover combattere, soprattutto quando i maschi delle altre tribù si incavolavano
perché i Monocilhos gli trombavano le donne. In questi casi anche i Monocilhos
imbracciavano le armi, non distinguendosi dalle altre popolazioni, se non per
il fatto che anziché prendere lo scalpo del cuoio cappelluto, prendevano lo
scalpo delle sopracciglia.
E sulle donne dei
Monocilhos sappiamo qualcosa?
Molto poco. Sappiamo che erano soddisfatte, questo è sicuro.
Intendevo… che
contributo davano alla comunità Monocilho?
Quello che tutte le donne dovrebbero fare in una società
civile: cucinavano, pulivano, allevavano i bambini e si facevano trombare.
Avremmo molto da imparare dai Monocilhos noi occidentali!


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