martedì 10 aprile 2012

Le Grandi Interviste del Conte Flivio D’Amato - 03

Oggi intervistiamo una vera superstar dell’hard-core, la regina dei primi anni 2.000: Jenna Jameson!
Buongiorno!
Posso stringerle la mano?
Certamente… Ma… com’è che la sua mano è così appiccicosa?
Niente… ho pensato molto a lei prima dell’intervista… Ma veniamo a noi: quando si è ritirata molti fan sono stati presi dallo sconforto. Io stesso in segno di lutto mi sono astenuto dalla masturbazione per ben 12 ore!
In effetti ho avuto molte testimonianze d’affetto. Era arrivato il momento di smettere, tutto qua. Non è una professione che si può fare in eterno.
In parte è vero, anche se ormai con il genere “granny” un’attrice potrebbe lavorare fino a tarda età.
Non fa per me, lasciamo stare.
D’accordo. Molti critici dicono che il suo limite più grosso è stato non fare anal.
Non si può accontentare tutti…
Vero! Del resto per invece il limite più grande della sua carriera è stato non avere girato una scena con una suora nana e transessuale, cosa che dovrebbero fare tutte le attrici di livello.
Potrei chiamare la polizia? Mi sentirei più sicura…
Ma la scena del poliziotto l’ha già girata se non sbaglio! Piuttosto, andiamo avanti con l’intervista. Come ha deciso di entrare nel mondo del cinema a luci rosse?
Il sesso mi è sempre piaciuto farlo, non avevo particolari pudori… e mi pagavano bene! E poi il primo partner mi ha fatto vivere delle emozioni incredibili.
Era un bel fusto? Qual era il suo nome?
Sa che il nome non me lo ricordo? Non era nemmeno particolarmente bello, avevo due grosse sopracciglia unite che praticamente gli occupavano tutta la fronte. Ma aveva una carica erotica… non erotica… direi animalesca… che mi aveva stravolta!
Molto interessante questa cosa! E, mi dica, mi dica: come era messo là sotto?
Decisamente bene, molto al di sopra della media, anche superiore alla media degli attori hard.
Tutto questo conferma una teoria che il nostro blog sta portando avanti da tempo. La ringrazio per la sua preziosa testimonianza.
Non c’è di che, si figuri. Anzi, se attraverso il suo blog riuscisse a rintracciare quell’attore, gliene sarei enormemente grata.
In chiusura di intervista, vorrei chiedere un’ultima cosa.
Prego.
Lei ora ha una sua casa di produzione, è corretto?
Si, è vero.
Ecco, avrei questo soggetto per un film che per me sarà una vera bomba, un capolavoro della pornografia: è la storia di un consulente di lavoro che viene chiamato a risolvere un problema all’interno di una fabbrica dove lavorano solo transessuali di modesta statura. I trans si lamentano delle condizioni di lavoro, e il consulente ha un’idea fantastica: al grido di “vi faccio vedere io cos’è una vera catena di montaggio”, li fa vestire tutti da suora, li mette in fila indiana, e ordina di loro di sodomizzarsi l’uno con l’altro. Ovviamente il consulente si mette in coda a spingere anche lui. Il titolo provvisorio è “Come ti lubrifico i pistoni”. Cosa gliene pare?
POLIZIA AIUTO!!!

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