Oggi intervistiamo
una vera superstar dell’hard-core, la regina dei primi anni 2.000: Jenna
Jameson!
Buongiorno!
Posso stringerle la
mano?
Certamente… Ma… com’è che la sua mano è così appiccicosa?
Niente… ho pensato
molto a lei prima dell’intervista… Ma veniamo a noi: quando si è ritirata molti
fan sono stati presi dallo sconforto. Io stesso in segno di lutto mi sono
astenuto dalla masturbazione per ben 12 ore!
In effetti ho avuto molte testimonianze d’affetto. Era
arrivato il momento di smettere, tutto qua. Non è una professione che si può
fare in eterno.
In parte è vero,
anche se ormai con il genere “granny” un’attrice potrebbe lavorare fino a tarda
età.
Non fa per me, lasciamo stare.
D’accordo. Molti
critici dicono che il suo limite più grosso è stato non fare anal.
Non si può accontentare tutti…
Vero! Del resto per
invece il limite più grande della sua carriera è stato non avere girato una
scena con una suora nana e transessuale, cosa che dovrebbero fare tutte le
attrici di livello.
Potrei chiamare la polizia? Mi sentirei più sicura…
Ma la scena del
poliziotto l’ha già girata se non sbaglio! Piuttosto, andiamo avanti con
l’intervista. Come ha deciso di entrare nel mondo del cinema a luci rosse?
Il sesso mi è sempre piaciuto farlo, non avevo particolari
pudori… e mi pagavano bene! E poi il primo partner mi ha fatto vivere delle
emozioni incredibili.
Era un bel fusto?
Qual era il suo nome?
Sa che il nome non me lo ricordo? Non era nemmeno
particolarmente bello, avevo due grosse sopracciglia unite che praticamente gli
occupavano tutta la fronte. Ma aveva una carica erotica… non erotica… direi
animalesca… che mi aveva stravolta!
Molto interessante
questa cosa! E, mi dica, mi dica: come era messo là sotto?
Decisamente bene, molto al di sopra della media, anche
superiore alla media degli attori hard.
Tutto questo conferma
una teoria che il nostro blog sta portando avanti da tempo. La ringrazio per la
sua preziosa testimonianza.
Non c’è di che, si figuri. Anzi, se attraverso il suo blog
riuscisse a rintracciare quell’attore, gliene sarei enormemente grata.
In chiusura di
intervista, vorrei chiedere un’ultima cosa.
Prego.
Lei ora ha una sua
casa di produzione, è corretto?
Si, è vero.
Ecco, avrei questo
soggetto per un film che per me sarà una vera bomba, un capolavoro della
pornografia: è la storia di un consulente di lavoro che viene chiamato a
risolvere un problema all’interno di una fabbrica dove lavorano solo
transessuali di modesta statura. I trans si lamentano delle condizioni di
lavoro, e il consulente ha un’idea fantastica: al grido di “vi faccio vedere io
cos’è una vera catena di montaggio”, li fa vestire tutti da suora, li mette in
fila indiana, e ordina di loro di sodomizzarsi l’uno con l’altro. Ovviamente il
consulente si mette in coda a spingere anche lui. Il titolo provvisorio è “Come
ti lubrifico i pistoni”. Cosa gliene pare?
POLIZIA AIUTO!!!

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