mercoledì 25 gennaio 2012

L’ABOMINEVOLE UOMO DELLE NEVI

L’abominevole uomo delle nevi. Così viene chiamato dalle nostri parti quell’essere leggendario, mezzo uomo e mezza bestia, che vivrebbe nelle cime delle montagne più impervie.
Altrove è conosciuto come Yeti. Da altre parti ancora come Sasquatch.
Da sempre protagonista di romanzi, film, fumetti, è stata fino ad oggi considerata una figura irreale, adatta solo per turbare i nostri incubi.
Fino ad oggi? Si, perché forse qualcosa di vero c’è, e proprio in questi giorni si sta probabilmente togliendo il velo di mistero su questo presunto gigante delle nevi.
Un avvistamento nelle montagne del Caucaso sembra far pensare che l’abominevole uomo delle nevi esista davvero. E dobbiamo nuovamente entrare in contatto con il controverso Conte Flivio D’Amato, l’autore dell’avvistamento.
Conte Flivio, ben ritrovato.
Ancora lei? Ma non farebbe prima a chiedermi un appuntamento in un motel?
Credo che lei stia prendendo un abbaglio. Sono qui per chiederle dell’avvistamento dello Yeti.
Mah, sarà… Comunque, per rispondere alla sua domanda, una circostanza fortuita mi ha spinto sulle montagne della catena del Caucaso.
Cosa l’ha indotta a pensare che in quei luoghi potesse vivere questo essere?
E’ stato un semplice caso. Mi trovavo in un autogrill dell’autostrada Milano-Piacenza, e nel bagno degli uomini ho trovato un numero di telefono con l’indicazione “chiama per avere il miglior pompino della tua vita”. Ovviamente ho chiamato.
E?
Ed effettivamente mi ha risposto una prostituta moldava di nome Katarina, che però in quel momento era tornata in patria per qualche settimana. Ovviamente non ho potuto resistere, ho preso il primo aereo e mi sono precipitato in Moldavia.
Ma, scusi, questo cosa c’entra con lo Yeti?
Con Katarina mi sono trovato talmente bene, che ho pensato di fare il giro di tutte le ex-repubbliche sovietiche, per capire se questa innata capacità nella fellatio fosse tipica di questa zona dell’Europa.
Noto che lei ha il chiodo fisso per le prostitute…
Cosa vuole che le dica, io sono per il sesso sicuro. Pagando sono sicuro di fare sesso.
Comunque, potremmo arrivare al dunque senza tante digressioni?
Ok, ok, ho capito… La farò breve: nel mio tour alla scoperta delle meretrici est-europee mi sono spinto fino in queste zone. Tra una scopata e l’altra non ho dimenticato la mia attività di antropologo, e così ho pensato bene di fare un’escursione nelle lande desolate del Caucaso alla ricerca di qualche cosa di considerevole per le mie ricerche.
E cosa ha visto?
Per i primi tre giorni non ho visto un beneamato cazzo. Il quarto giorno invece ho scorto da lontano una figura, che in un primo momento mi pareva di sesso femminile, per via di un lungo manto di capelli rossi.
Quindi cosa ha fatto?
Beh, sa come si dice… “rossa di cavei, golosa di osei”… quindi mi sono avvicinato di corsa.
E’ riuscito a vedere da vicino questo essere?
Si, effettivamente non era una donna, la pelliccia rossastra era un indumento ricavato dal pelo di qualche animale che vive in zona, la cosa mi ha confuso. Del resto sono scusabile: dopo tre giorni che non vedevo una fregna mi sarei inchiappettato pure uno zebù se passava di lì.
Non era una donna. Cosa era?
Un essere abbastanza orripilante, molto peloso, con due folte sopracciglia unite.
Ecco dove volevamo arrivare! Quindi il presunto Yeti sarebbe forse un altro esemplare discendente dall’australopithecus monocigliutus?
Potrebbe essere. Non ho avuto la possibilità di vederlo da vicino, perché l’essere si è spaventato ed è corso via.
Non è riuscito a scorgere qualche altro particolare?
Come le dicevo, quell’essere monocigliuto è scappato molto velocemente. Però ho notato un particolare nelle orme da lui lasciate nella neve: tra un’orma di un piede e l’altro era presente una lunga scia.
Una scia? Forse quell’essere è dotato di coda?
Ma quale coda! Era sicuramente il suo battacchio lasciato in libertà che strisciava per terra! Dio, cosa darei per avere un pisellone come quello!
E con quest’ultima rivelazione, che conferma una volta di più l’indissolubile connubio monociglio/grandi dimensioni del pene, salutiamo i lettori del nostro blog.
(dettaglio delle impronte lasciate dal presunto Yeti Monocigliuto)

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