(Paolo Rossi, l’eroe del Mundial di Spagna 1982)
Pubblichiamo oggi uno stralcio dell’intervista che Paolo
Rossi ha rilasciato nell’ottobre del 1997 al Gazzettino di Baricella. Vengono
toccati alcuni temi particolarmente interessanti per il nostro blog.
(…)
Finalmente nella
partita con il Brasile (ai Mondiali di Spagna ‘82, ndr) ti sei sbloccato.
Si, rimarrà per sempre una partita indimenticabile per me.
Ma come è potuto
succedere che dal giocatore spaesato e inconcludente delle prime partite ti sei
trasformato in un cecchino infallibile?
Non lo so, forse mi dovevo solo sbloccare.
Non successe niente
di particolare nelle ore precedenti a quella partita?
Ci ho ripensato tante volte. Ricordo solo che mi aggiravo
per l’hotel dove alloggiavamo un po’ sconsolato. Certo ero contento per la
vittoria con l’Argentina, ma il fatto che io non riuscissi a rendere in campo
mi pesava. A un certo punto passai a salutare Bergomi e chiacchierammo un po’.
Era un’estate molto calda, e andai nel bagno di Bergomi a sciacquarmi la
faccia. Quando presi il suo asciugamano per detergermi il viso, mi rimase
attaccato un suo ciglio sulla guancia. Non me ne resi conto subito, ma solo
dopo una mezzora circa. Devo dire che da quel momento io sentii una grande
vitalità crescere dentro di me. E i giorni dopo mi sbloccai in maniera
definitiva.
(…)
Facevate sesso
durante il ritiro?
In quei giorni io ho sempre cercato di pensare solo ed
esclusivamente alle partite, quindi personalmente mi astenevo. Devo però
confessarti che dopo l’episodio dell’asciugamano di Bergomi che ti ho
raccontato poco fa, sentii una grande passione crescere dentro di me, e non
riuscii a resistere. Anzi, fu una serata particolarmente intensa.
In che senso?
(Pablito sorride e con le dita mi indica il numero 8).
(Bergomi, forse l’inconsapevole responsabile del trionfo
azzurro ai mondiali spagnoli)


Nessun commento:
Posta un commento