martedì 24 gennaio 2012

PABLITO E IL SEGRETO DEL SUO MUNDIAL

(Paolo Rossi, l’eroe del Mundial di Spagna 1982)
Pubblichiamo oggi uno stralcio dell’intervista che Paolo Rossi ha rilasciato nell’ottobre del 1997 al Gazzettino di Baricella. Vengono toccati alcuni temi particolarmente interessanti per il nostro blog.
(…)
Finalmente nella partita con il Brasile (ai Mondiali di Spagna ‘82, ndr) ti sei sbloccato.
Si, rimarrà per sempre una partita indimenticabile per me.
Ma come è potuto succedere che dal giocatore spaesato e inconcludente delle prime partite ti sei trasformato in un cecchino infallibile?
Non lo so, forse mi dovevo solo sbloccare.
Non successe niente di particolare nelle ore precedenti a quella partita?
Ci ho ripensato tante volte. Ricordo solo che mi aggiravo per l’hotel dove alloggiavamo un po’ sconsolato. Certo ero contento per la vittoria con l’Argentina, ma il fatto che io non riuscissi a rendere in campo mi pesava. A un certo punto passai a salutare Bergomi e chiacchierammo un po’. Era un’estate molto calda, e andai nel bagno di Bergomi a sciacquarmi la faccia. Quando presi il suo asciugamano per detergermi il viso, mi rimase attaccato un suo ciglio sulla guancia. Non me ne resi conto subito, ma solo dopo una mezzora circa. Devo dire che da quel momento io sentii una grande vitalità crescere dentro di me. E i giorni dopo mi sbloccai in maniera definitiva.

(…)
Facevate sesso durante il ritiro?
In quei giorni io ho sempre cercato di pensare solo ed esclusivamente alle partite, quindi personalmente mi astenevo. Devo però confessarti che dopo l’episodio dell’asciugamano di Bergomi che ti ho raccontato poco fa, sentii una grande passione crescere dentro di me, e non riuscii a resistere. Anzi, fu una serata particolarmente intensa.
In che senso?
(Pablito sorride e con le dita mi indica il numero 8).
(Bergomi, forse l’inconsapevole responsabile del trionfo azzurro ai mondiali spagnoli)

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