sabato 21 gennaio 2012

NOTIZIE DALL’UZBEKISTAN

(Nella foto: l’anziano contadino uzbeko Hamid Davd Cigliov , per gentile concessione di Qashqadaryo Press)
Siamo venuti a conoscenza che in Uzbekistan, nella regione della Kashkadarya, vive un anziano contadino che ha messo al mondo 87 figli, tutti maschi. Il suo nome è Hamid Davd Cigliov. La sua foto pubblicata sul principale giornale uzbeco, il Qashqadaryo,  ha evidenziato la presenza del monociglio, e questo ha attirato la nostra attenzione.
Abbiamo quindi inviato un nostro corrispondente a intervistarlo.
Buonasera Sig. Cigliov.
Buonasera.
Quanti anni ha?
Ne faccio 88 il prossimo febbraio.
E quanti figli ha?
87.
Complimenti! Il più grande quanti anni ha?
74. Ma non ha ancora messo la testa a posto, sta sempre  a pensare a correre dietro alle ragazze.
Quindi lo ha concepito a soli 13 anni!
Eh, cosa vuole che le dica, non sono mai stato troppo precoce…
E il più piccolo?
Ha 3 mesi.
Quindi lei è ancora attivo sessualmente?
Mah… attivo… se per lei 5 accoppiamenti al giorno vuol dire essere attivi, allora si. Certo non riesco più a tenere i ritmi di quando avevo 60 anni, quando ne facevo minimo 15 al giorno.
Perdoni la domanda un po’ particolare e che invade la sua sfera personale, ma è lo scopo principale della nostra visita. Lei ha due belle sopracciglia unite e molto folte: ritiene che siano connesse alla sua esuberanza sessuale?
Le dico solo una cosa: una volta mia moglie si mise in testa di sfoltirmi un po’ le sopracciglia perché ogni volta che la baciavo le provocavo delle escoriazioni alla fronte. A parte che per togliere un solo ciglio abbiamo dovuto usare la sega elettrica che teniamo in magazzino, io ho avvertito subito che c’era qualcosa che non andava e l’ho interrotta. In effetti alla sera quando mi sono coricato con la mia signora sono riuscito ad avere solo 7 coiti consecutivi. Ho dovuto attendere che il ciglio mi ricrescesse per tornare ai miei standard abituali.
Incredibile! Mi tolga un’ultima curiosità, anche se esula dal motivo principale della nostra intervista: attorno a noi vedo un campo coltivato piuttosto grande, ma non vedo né macchine agricole, né animali adatti a trascinare l’aratro. Come fate ad arare un area così grande?
Ci penso io.
Cioè?
E’ sufficiente che mia moglie mi mostri il capezzolo: a me viene subito duro. Dopodiché mi slaccio i pantaloni, allargo le gambe e faccio una passeggiata per il campo. Il terreno poco dopo è pronto per la semina.

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